Psicologa / Psicoterapeuta

BONUS PSICOLOGICO - 2023/2024

Chi può beneficiare del bonus?

Possono richiedere il bonus le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica e con un reddito ISEE in corso di validità, ordinario o corrente non superiore a 50.000 euro.

·     ISEE inferiore a 15.000: il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 600 euro;

·    ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro: il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 400 euro;

·    ISEE superiore a 30.000 e non supera i 50.000 euro: il beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato fino al raggiungimento dell’importo massimo di 200 euro.

 Come si ottiene il bonus da parte dei cittadini?

E’ possibile presentare la richiesta del “bonus” in modalità telematica sul portale dell’INPS, recandosi al CAF avendo con sé un documento di identità ed il modello ISEE.

A conclusione del periodo di presentazione delle domande (60 giorni a partire dalla data indicata dall’INPS e dal Ministero della Salute tramite i propri siti internet), INPS redige le graduatorie dei cittadini che hanno fatto richiesta del bonus e comunica un CODICE UNIVOCO ai beneficiari per attestare l’accoglimento della domanda, specificando altresì l’importo totale del beneficio erogato. Il bonus dovrà essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda. Decorso il termine senza che il beneficiario abbia utilizzato il bonus, il CODICE UNIVOCO viene automaticamente annullato e l’importo non utilizzato potrà essere riassegnato a nuovi beneficiari nel rispetto delle graduatorie. Le graduatorie sono a scorrimento fino ad esaurimento fondi. 

Chi può erogare le prestazioni previste dal bonus

Possono erogare le prestazioni finanziate dal bonus i professionisti privati iscritti all’albo degli psicologi e annotati come psicoterapeuti che abbiano aderito all’iniziativa “bonus psicologico”. L’iniziativa avrà termine quando sarà terminato il fondo destinato al finanziamento del Bonus. Gli elenchi dei professionisti aderenti saranno visibili solo per i cittadini beneficiari individuati dalla graduatoria INPS direttamente sul portale dell’INPS. 

Cosa deve fare il professionista contattato da un beneficiario e come ottenere l'onorario professionale?

 Il cittadino beneficiario comunicherà al professionista il proprio codice univoco rilasciato dall’INPS. Sarà Il professionista ad accedere poi alla piattaforma INPS e, verificata la disponibilità dell'importo della propria prestazione, ne indicherà l'ammontare inserendo la data della seduta concordata, dopodiché l’INPS comunicherà al beneficiario i dati della prenotazione.

I professionisti aderenti dovranno autenticarsi nella piattaforma INPS e dovranno quindi essere in possesso della Carta di identità elettronica (CIE), oppure del Sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale (SPID), oppure Carta nazionale dei servizi (CNS) e saranno, quindi, abilitati all'inserimento del proprio IBAN.

ll professionista, erogata la prestazione, emetterà fattura intestata al beneficiario della prestazione indicando nella stessa il codice univoco attribuito, associato al beneficiario, e inserirà nella piattaforma INPS: il medesimo codice univoco, la data, il numero della fattura emessa e l'importo corrispondente. L’INPS comunicherà al beneficiario l'importo utilizzato e la quota residua.

INPS provvede alla remunerazione delle prestazioni effettivamente erogate dai professionisti e per le quali sia stata emessa regolare fattura, entro il mese successivo a quello di emissione, tramite accredito diretto sul conto corrente comunicato dal professionista.



LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA E TRAINING DI POTENZIAMENTO COGNITIVO IN ETA' ADULTA.

Perdere oggetti o non ricordare dove averli messi, dimenticare un appuntamento, non riuscire a trovare la soluzione a piccoli problemi quotidiani, avere difficoltà a gestire il danaro. E inoltre, cambiamenti repentini dell’umore e perdita di controllo che precipita in comportamenti talvolta aggressivi. Tutto ciò denota una generale condizione cognitiva in decadimento. Cosa fare? Risulta necessario in questi casi il consulto neurologico che riterrà probabilmente opportuno per il paziente l’invio ad un psicologo con specifica formazione per effettuare una valutazione neuropsicologica. Questa ha lo scopo di indagare il funzionamento cognitivo e la sua compromissione anche da un punto di vista emotivo e comportamentale a seguito di una lesione cerebrale (es. ictus, trauma cerebrale) o di una malattia neurodegenerativa in corso, quale è il decadimento cognitivo. Scoprire quali funzioni sono state compromesse è fondamentale per creare successivamente un progetto riabilitativo adeguato ed efficace, basato sui punti di forza del paziente e volto contemporaneamente al potenziamento degli altri domini cognitivi ad essi connessi. Facendo leva su di essi, la riabilitazione risulterà pertanto funzionale al mantenimento delle autonomie del paziente e consentirgli, laddove sia possibile, un prosieguo che egli percepisca ancora accettabile del suo stile di vita. 


In cosa consiste la valutazione Neuropsicologica? 

Essa riguarda la somministrazione di prove e test neuropsicologici, volti all’indagine approfondita delle funzioni cognitive, quali:

  •     Memoria  
  •     Attenzione 
  •     Linguaggio
  •   Ragionamento logico 
  •     Problem Solving 
  •     Pianificazione 
  •     Aprassia

La restituzione al paziente e ai suoi familiari di riferimento circa i risultati della valutazione effettuata include informazioni relative anche ad un eventuale trattamento di riabilitazione neuropsicologica, da effettuarsi secondo precise modalità con un Neuropsicologo, al fine di garantire a lui, e alle persone care che se ne occupano, una prospettiva di vita orientata al conseguimento e al mantenimento di un maggiore benessere psicologico.

Il progetto riabilitativo che cos’è?
Esso è un training di potenziamento cognitivo svolto in più sessioni che prevede la somministrazione di esercizi cognitivi svolti in presenza dello specialista e che sono relativi alle varie funzioni cognitive.
Come una “palestra per la mente” stimolerà, rafforzando, le varie abilità quali memoria, problem solving, pianificazione, flessibilità cognitiva ecc.. Eseguire le sessioni di esercizi con la supervisione del Neuropsicologo permetterà al paziente di ricevere immediatamente dei feedback, ovvero delle risposte orientate a rinforzare indirettamente anche l’autostima e il senso di autoefficacia che egli percepirà immediatamente secondo delle modalità opportune e contestuali. Accertata la presenza di caregivers conviventi, è possibile dotare il paziente di schede operative per permettere la prosecuzione domiciliare in autonomia e quindi un allenamento quotidiano che sia  supervisionato.